Il castello di Glamis è situato in Scozia vicino al villaggio di Glamis, 7 chilometri circa ad ovest di Forfar.E’ famoso per essere stato teatro degli avvenimenti raccontati da Shakespeare nel Macbeth,e fra le parti più frequentate dello stesso castello c’è il corridoio di Duncan, che commemora l’uccisione del re Duncan da parte di Macbeth. Anche se in realtà il reale omicidio avvenne vicino Elgin,tradizionalmente tutta la vicenda viene raccontata come se fosse avvenuta in questo posto.
Sono molte le leggende che riguardano questo posto,considerato,dai cultori dell’occultismo,come uno dei più infestati del mondo.
Una delle più famose racconta di come il Conte di Glamis fosse un fanatico del gioco delle carte;una domenica chiese ai suoi servitori di giocare con lui,ma questi ultimi si rifiutarono,essendo proibito dal clero qualsiasi tipo di gioco nel giorno santificato al signore. Al rifiuto opposto il Conte andò su tutte le furie,e si lasciò scappare una frase,che suonava più o meno così: “giocherei anche con il diavolo in persona” Qualche istante dopo il Conte sentì bussare alla porta,e davanti si ritrovò il diavolo in persona;dalla stanza iniziarono a provenire rumori terribili,tanto che uno dei servitori,pur atterrito,cercò di spiare dal buco della serratura per vedere cosa stesse accadendo. Mal gliene colse,perché una fiammata lo carbonizzò. I servitori,spaventati,scapparono a gambe levate e da quel momento il conte e il diavolo,rinchiusi nella stanza,iniziarono a giocare senza più interruzioni,per secoli. Il loro gioco venne interrotto solo da alcuni membri di un clan scozzese,in fuga dai nemici;chiesero asilo al Conte,e fecero l’errore più grande della loro vita.Il Conte,per vendicarsi di essere stato interrotto,li fece entrare nella stanza,dalla quale non uscirono più.
Non è l’unica leggenda che si tramanda sul castello di Glamis;si racconta che un avvocato importante di Edimburgo stava guidando in direzione di Glamis,dove doveva incontrare alcuni amici,con i quali era stato invitato al pranzo là. Mentre guidava, nei pressi del castello ha visto la figura di una donna vestita di bianco. La donna si è messa al fianco dell’auto e ha scortato l’avvocato fino all’ingresso del castello,dopo di che si è volatilizzata. L’avvocato ha pensato che fosse una delle domestiche che svolgeva qualche commissione. Ma al castello,quando ha raccontato la cosa,si è sentito rispondere che tutte le domestiche erano all’interno, quella notte. La velocità di movimento,la sua fulminea sparizione,lo strano vestito bianco hanno indotto il serio e rispettabile principe del foro a dichiarare che si era imbattuto in un fantasma. Un fantasma conosciuto,tra l’altro;quello della signora di Glamis divenuta signora Campbell dopo la morte del marito. Si raccontava la sua storia nelle sere buie e piovose della Scozia,compiangendo il destino di questa signora nobile e bella, incarcerata dal crudele Giacomo V senza un valido motivo.Dopo una lunghissima prigionia in un luogo buio, la donna divenne quasi cieca. Venne bruciata viva legata ad un palo fuori del castello di Edimburgo,mentre suo figlio,che pure era stato condannato a morte con lei,si salvò perché poco dopo il re morì;il fantasma della donna aveva preso,da allora,a vagare per Glamis,ed era stato visto varie volte,tanto da essere denominato “il fantasma bianco”
Oltre al fantasma bianco,un signore ha visto,riflesso in uno specchio,un volto di un uomo pallido e sofferente;quando si è girato intorno per vedere dov’era la persona riflessa nello specchio,non ha visto nessuno. Altri avventori del castello hanno raccontato di essere stati svegliati,la mattina di prim’ora,da un suono cupo,proveniente da qualcosa tipo un martello,che percuoteva un oggetto metallico;un fenomeno che si sarebbe ripetuto più volte.
Ma oltre ai fantasmi,il castello di Glamis è famoso per la maledizione legata alla famiglia Strathmore,proprietaria del castello da tre secoli;si narra che il conte Patrick,vissuto proprio nel 1700,abbia murato vivo un suo figlio nato deforme in una stanza segreta del castello.Il bambino era nato coì proprio per una maledizione che aveva colpito la famiglia Strathmore,e che si accaniva solo sui figli maschi. Che,al compimento della maggiore età,venivano informati della cosa;molti di loro impazzivano,e si davano a stravizi,al bere o semplicemente finivano suicidi.
Una leggenda,che gli Strathmore hanno alimentato ad arte? Probabilmente si,ma se chiedete agli abitanti dei borghi vicino Glamis,sentirete storie da brividi;maggiordomi che sono impazziti,perché venuti a conoscenza del segreto della famiglia,o anche domestiche con i capelli bianchi dallo spavento. E soprattutto storie sugli attuali discendenti,che serbano il segreto assoluto sulla vicenda,che è stata confermata,all’inizio del secolo scorso,da uno dei discendenti,che ha ammesso l’esistenza di un terribile e inconfessabile “segreto di famiglia”