Ti prego di lasciare che io ti oda.
Ti prego di lasciare che io ti veda.
Ti prego di dirmi un nome
con cui ti possa chiamare…
Premessa
Da sempre la magia è stata suddivisa in colori. Addirittura c’è chi parla di magia “verde” “gialla” ecc…
Personalmente penso, anzi… credo, che la magia sia una sola e unica, ciò che cambia è solo l’utilizzo che noi ne facciamo e i fini per i quali la usiamo.
In poche parole, si può usare la magia definita “nera” per fare del bene, e quella definita “bianca” per ottenere del male.
Sono diversi solo gli stadi in cui si opera. Alta o bassa magia. Magia cerimoniale o semplici rituali cosmici o naturali.
E neppure è vero che l’Alta Magia sia più potente che quella più semplice.
Si hanno le stesse opportunità di risultati. Cambia solo che sbagliare un rituale di Alta magia può comportare notevoli rischi per l’operatore, mentre con rituali più semplici è raro che accada.
Basti pensare che per fare del male ad una persona basta la volontà del pensiero ( ovviamente per chi la sa usare). Il malocchio, infatti, è quasi sempre causato da un “cattivo pensiero” lanciato da una persona invidiosa o rancorosa. E’ l’energia negativa di questa persona che colpisce.
Questo solo per farvi un esempio.
La magia è magia. E basta. E ne esiste solo una.
Poi cambiano i mezzi, gli strumenti e le dimensioni in cui noi agiamo e soprattutto i fini per cui agiamo.
Cambiano i credi e cambiano i raggruppamenti con i loro seguaci. Attualmente la più numerosa è la Wicca.
Ma ovunque voi posiate la vostra attenzione, ovunque voi scandaglierete questo mondo, ovunque la magia vi porti, scoprirete da soli che alla base di tutto vi è la vostra volontà, il potere energetico della vostra mente, l’apertura dei poteri che avete dentro di voi.
Ma visto che per comprendere tutto questo si dovrebbero leggere centinaia di trattati, per semplificare le cose anche io mi riferirò ai diversi colori per potervi meglio far comprendere le varie dimensioni su cui operare.
La magia bianca
Sin dall’antichità era conosciuta l’esistenza negli uomini di forze latenti che si manifestavano in determinate circostanze, sia uomini che donne, dotati di una pura spiritualità, non trovavano difficoltà a compiere atti e prodigi che stupivano i loro consimili abituati ad una vita semplice e primitiva. Si trattava di poteri psichici liberati in modo spontaneo, nessuno si dedicava a svilupparli con opportuni esercizi e costituivano il vertice della spiritualità stessa. Questi poteri erano anche dovuti alla vita molto semplice, dove tutte le creature si sentivano spontaneamente indirizzate verso la natura e gli astri.
Scopo fondamentale della magia bianca era quello di dare la guarigione (o almeno dare sollievo) ai vari e piu’ comuni malanni e alle infezioni cutanee allora assai comuni, viste le discutibili abitudini igieniche di quei tempi.
Tutto questo veniva realizzato dalla strega seguendo antichissime ricette, a volte manoscritte, risalenti alla notte dei tempi, tramandate da madre a figlia o da maestra ad apprendista. Erano sostanzialmente ricette, collaudate dal tempo, a base di erbe e di radici che le streghe raccoglievano e trattavano con la competenza a loro tramandata, trasformandole in pozioni, decotti, impiastri, unguenti che di solito funzionavano.
Oltre a cio’ erano in grado di curare le fratture degli arti (conciaossa), medicare ferite, assistere le partorienti (mammane) quando nei villaggi mancava la levatrice “patentata”.
Resta il fatto che in una societa’ dove era proibito agli ebrei ed alle donne di praticare la medicina, qualche rischio lo correvano, a volte, con tragiche conseguenze.
Altre attivita’ che generalmente si fanno rientrare nell’ambito della magia bianca potevano essere:
*la preparazione di filtri d’amore, che se non funzionavano non facevano neanche male;
*predire il futuro;
*propiziare con formule e riti magici l’ottenimento di certi benefici;
*fare sortilegi benigni e confezionare amuleti e talismani per proteggere una persona dalla malasorte, dagli infortuni, dalle malattie;
*propiziare l’avverarsi, in vita, della felicita’ e dei piaceri che i preti promettevano da morti a coronamento di una vita di stenti;
Quei poteri psichici costituivano una naturale soprannaturalità ma con il passare del tempo lo sviluppo spirituale decadde e divenne necessario ricorrere all’insegnamento per una iniziazione.
Non tutti potevano innalzarsi sui vari gradini della conoscenza del panorama dell’occulto, quindi, furono i sacerdoti che si occuparono del dominio spirituale e psichico creando i “Grandi Misteri” mentre un’altra casta sacerdotale si occupava di poteri occulti rivolti alla magia, ossia a quella scienza capace di aprire le porte del mondo astrale, suscitando le energie sottili dei piani inferiori, studiando le leggi e le modalità per attrarre o respingere queste forze e con il loro aiuto creare cause ed effetti desiderati. Nacquero cosi i “Piccoli Misteri”.
La Magia Bianca, quella più pura, si occupa del modo di guarire molti mali, di sanare contrasti e divergenze che potrebbero a lunga scadenza diventare pericolose, di aiutare a far raggiungere la felicità ai fidanzati.
Il mago o la maga che operano in magia bianca agiscono attraverso il complesso fisico e psichico con una trasformazione e amplificazione di tutte le vibrazioni esistenti, invisibili ma presenti, che con la loro energia avvolgono i soggetti sia per guarire che per calmare spiriti non troppo tranquilli
che potrebbero eccedere nel male.
Bisogna avere un rapporto con il cosmo e con le energie astrali, essere umili e pregare Dio, Fulcro del mondo e creatore di tutto ciò che ci circonda.
Solo l’amore, quello vero, puro, verso gli altri porta a risultati insperati. Scrollarsi di dosso la voglia di possedere, bramare, dominare che è insita in tutti noi ci rende liberi e puri pronti a servire chi ne ha bisogno perché l’Amore e la Fede travolgono ogni ostacolo.
Un semplice rito che potete fare
Procuratevi una candela del colore appropriato per il vostro scopo, verde per l’abbondanza, blu per la pace e la guarigione, arancio per il successo.
Con un coltello incidete con estrema cura il vostro nome e il simbolo che rappresenta il vostro desiderio, ad esempio il simbolo del dollaro per i soldi, meditate sul vostro potere di realizzare il vostro sogno. Stringete la candela al petto e caricatela con il vostro desiderio. Accendete la candela sedetevi e meditate sulla fiamma visualizzate il vostro desiderio. Circondate con le vostre mani la fiammella e fatevi pervadere dal suo calore quindi riflettete sul potere che la vostra passione e il vostro coraggio vi conferiscono, immaginate la fiamma dentro di voi.
Mettetela candela in un posto sicuro, tipo vasca da bagno, lasciatela consumare. Potete spengerla dopo averla fatta abbondantemente consumare e riutilizzarla nuovamente per lo stesso rito.
La magia rossa
Tutte le civiltà e culture hanno avuto i loro dei e le loro credenze, che formavano le loro specifiche mitologie. Per mitologi a si intende l’insieme di miti e leggende che appartengono ad un popolo, ad una civiltà e a una religione.
Abbiamo varie mitologie: egizia, assira, induista, cinese, greca-romana e molte altre però, se studiamo le caratteristiche dei loro Dei e Dee ci accorgiamo che sono più o meno le stesse figure che proteggono le varie attività e necessità del genere umano.
Non manca mai una divinità “o più d’una” che proteggano l’amore l’erotismo e la sessualità come la dea greca Afrodite che in seguito i romani chiamarono Venere. Gli Dei nacquero dalla necessità di capire e dare forma simbolica a credenze che concernevano il piano immateriale, si cercava di raggiungere uno stato di coscienza che raggiungesse gli aspetti psichici e spirituali della mente umana. Quel caos è ancora presente e ancora cerchiamo risposte, solo la magia consente di scoprire e utilizzare alcune leggi universali superiori che si collocano all’apice dell’esperienza umana e che non si possono eludere.
Iside, la dea egizia più popolare e la più venerata, ispirava solamente amore e mai timore era la benefattrice della creature deboli e indifese, proteggeva tutti gli esseri viventi, simbolo dell’amore e della saggezza. In paesi e tempi diversi la dea assunse vari nomi ma sempre fu la patrona dei misteri sacri protettrice degli amori, della vita, delle madri e dei bambini era anche la dea della natura feconda quindi spiritualizzazione della “Grande Madre” che affonda le sue origini nell’eredità arcaica dell’uomo.
Per dare risposta alle domande che l’uomo si è sempre posto, alle sue paure , nacque la fede nella presenza nel cosmo di una forza benevola generatrice che avrebbe saputo placare l’atavica paura dell’ignoto. L’importanza del principio femminile nel creato dominò l’ambiente antico nel campo religioso magico come in quello sociale.
I misteri si evolsero, gli adepti impararono cosa fosse la magia, quella che poteva dare felicità e aiuto, perché era rivolta verso la natura, le forze cosmiche e permetteva ai puri di ascendere nel mondo sensibile della felicità dell’anima. In un secondo tempo nacque quel tipo di magia conosciuta come “ROSSA”. Con lo sviluppo di questo tipo di magia prese piede la necromanzia, la possibilità, attraverso riti particolari, di comunicare con i defunti per essere illuminati su cose e fatti accaduti nel passato o che avrebbero potuto accadere.
Molti dei riti moderni praticati da occultisti, non sono che un’elaborazione di quelli egizi visto che nell’Egitto dei Faraoni era desta l’attenzione per i riti più occulti.
In Egitto come in India e in Cina, quindi civiltà lontane tra loro, si studiavano le forze nascoste tanto dell’uomo quanto della natura e questo studio diede origine all’occultismo, custodito da un ristretto numero di persone, il sapere magico non era per tutti e veniva gelosamente nascosto nei templi e santuari.
Per quegli uomini che erano arrivati ad avere delle conoscenze trascendentali, era facile farsi capire dalla massa attraverso un simbolismo magico che stupiva, sbalordiva e convinceva anche se nessuno aveva capito nulla, quello che contava e colpiva era l’apparato spettacolare dei riti e dei rituali. Da poco tempo si sente parlare di cerchi ma in realtà sin dall’epoca dei Faraoni tre cerchi di diverso diametro venivano scavati nel pavimento dei templi e all’interno degli stessi venivano inserite delle statuine di terracotta che rappresentavano la coppia amorosa, nei riti d’amore, infine i cerchi incendiati divenivano di fuoco. Questa era una cerimonia di Magia Rossa e veniva officiata da una sacerdotessa che indossava un lungo mantello e un diadema con quattro corna in testa simbolo del suo grado e posizione di veggente. L’uso di vesti particolari in passato era per evitare il contagio della divinità.
Nella Magia Rossa per operare possiamo utilizzare le candele, consacrate nella maniera giusta, le erbe anch’esse rigorosamente scelte in base allo scopo che vogliamo raggiungere, possiamo anche servirci di incensi e olii essenziali abbinati a preghiere per far si che la nostra magia ottenga il risultato sperato. Importante in tutte queste pratiche è il forte desiderio, la consapevolezza della riuscita, quindi una grande fede in quel che si sta facendo, e la preghiera alle entità e spiriti che chiamiamo in aiuto. Cosa fondamentale in tutto questo è l’obiettivo: IL BENE.
Per capire da vicino quello di cui abbiamo parlato un semplice rito nel quale la cosa fondamentale è il pensiero e il forte desiderio.
Rituale di magia rossa
Ogni parola d’amore è come un filtro magico e accoppiato al pensiero può avere molta efficacia per aumentare l’effetto occorre sempre qualche oggetto che sia stato a contatto con la persona amata.
Per lo scopo possiamo utilizzare un fazzoletto, i capelli, un fiore, mozziconi di sigarette che devono essere tre o cinque: il tre perché rappresenta le tre virtù e l’ignoto, il cinque perché è il numero dell’anima.
Bisogna operare in una sera di luna nuova piuttosto tardi per aver la certezza che la persona amata dorma e poiché è rilassata capterà al maglio il pensiero.
Sedersi al buio tenendo in mano l’oggetto di contatto, visualizzare la persona amata, mormorare più volte il nome e recitare
“POTERE DI DESIDERIO CHE MI SCONVOLGI, ASCOLTAMI, FA CHE IL MIO PENSIERO LO RAGGIUNGA, L’AVVOLGA , GLI ENTRI NEL CUORE E GLI SCIVOLI SULLA PELLE.
FA CHE IL MIO NOME SI POSI SULLE SUE LABBRA E CHE IL MIO DESIDERIO DIVENTI IL SUO STESSO DESIDERIO. COSì COME IO CHIEDO.”
Dopo queste parole, che devono essere dette con tutta la passione, concentrarsi sull’oggetto dell’amore, poi occultare il testimone di contatto in un panno rosso, ripetere per sette sere consecutive possibilmente alla stessa ora.
La magia nera
La stregoneria maligna è tutt’altra cosa della magia universale così come si vorrebbe fosse praticata, infatti sin dal 1500 circa si inizia a parlare di demonologia e quindi anche personaggi di un certo spessore, come il re Giacomo I d’Inghilterra stendono trattati su di essa.
Sulla magia, stando alla tradizione ufficiale, e specialmente sulle pratiche magiche, non sussistono dubbi. Alla magia bianca veniva riconosciuto un livello che oggi potremmo definire prescientifico.
Riguardo la magia nera le cose cambiano:vien dato per stabilito che il diavolo obbedisce ai magi di tal genere, in osservanza del patto di sangue. Però Satana sedurrebbe gli uomini alle pratiche proibite, per mezzo di tre passioni: brama di potere, cupidigia, curiosità.
In passato, come ai nostri giorni, coloro che praticano questo tipo di magia cercano posti nascosti, solitari, rovine di castelli, sentieri o strade che si incrociano, cimiteri abbandonati.
L’operazione più comune è quella di evocare le forze del male o dei defunti dannati. Le cronache di tutti i tempi ci narrano di personaggi dediti alla magia nera alcuni dei quali stabilirono che per rafforzare tali pratiche occorreva compiere sacrifici animali e ancor più importanti quelli umani.
Uno studioso del secolo scorso diceva che “ questa magia si manifesta con aberrazione dello spirito, perversione dell’animo, soddisfazione delle ingordigie e delle passioni, pervertimento morale sotto tutte le sue forme”.
La magia nera ha recentemente subito un processo di evoluzione, resuscitando le antiche e più complesse pratiche di magia, con nuove innovazioni e riti particolari per soddisfare la curiosità ed anche le voglie di persone di ambo i sessi che trovano in questi riti qualche cosa che li appaga da delusioni e frustrazioni e li fa sentire superiori agli altri.
Ma anche scrutando a fondo nelle acque scure dell’occulto, non si riuscirà mai a far luce sulle cerimonie di questo tipo di magia che sono molte.
Caterina de Medici fu una delle sacerdotesse nere di tutti i tempi e la sua attività fu continuata, con alcune varianti, in molti gruppi neri della Francia, Inghilterra, Italia.
La magia nera comprendeva anche quel complesso di prodotti, di attivita’ e di rituali che venivano richiesti alla strega allo scopo di vendicarsi, recare danno o provocare la morte di una terza persona.
Nel fare cio’ la strega si attribuiva (e il mandante le attribuiva) il possesso di poteri misteriosi e sovrannaturali, sovente legati ad aspetti misterici di qualche culto di antiche divinita’ pagane.
Nell’ambito della magia nera tra le possibilita’ reali di compiere malefici che le streghe potevano avere erano quelle legate alla produzione di veleni, sonniferi ed altri prodotti dannosi, sfruttando in negativo la loro conoscenza delle particolari proprieta’ delle erbe e di altre semplici sostanze.
Nondimeno la credenza e la superstizione popolare attribuivano alle streghe ben altri poteri che le streghe medesime si guardavano bene dallo smentire.
Tra le tante capacita’ malefiche che solitamente si attribuivano alle streghe dell’antichita’, elenchiamo alcune delle piu’ comuni:
*far morire una persona trafiggendo un pupazzo di cera o di panno contenente parti personali delle vittima designata: capelli, unghie, saliva, orina, ecc.
*provocare malattie nei bambini con incantesimi e rituali magici
*la preparazione di filtri d’odio
*far cadere la grandine sulla proprieta’ della vittima
*provocare un incendio nella casa della vittima
*generare la sterilita’ in una donna
*generare l’impotenza in un uomo facendo opportuni nodi su di una striscia di cuoio
*provocare la moria del bestiame
*gettare il “malocchio” recitando determinate formule
*trasformare un uomo in bestia facendogli mangiare un “formaggio stregato” ed altre cose del genere.
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Nella magia è necessario ottenere dalle proprie risorse morali, fisiche, intellettuali, tutto ciò che si vuole, senza stancarsi e senza il minimo sforzo. Da questo scaturisce l’energia che completa e prolunga all’infinito la volontà trasformando l’inevitabile sforzo iniziale in abitudine, conferendogli vigore e durata.
Dopo una breve spiegazione di ciò che è la magia nera e dissociandomi da tali pratiche ammonisco dall’avvicinarsi ad essa. Tutto ciò che si fa in male e bene torna indietro tre volte, quindi credere che tali pratiche diano benessere e deleterio ciò che avremmo come unico risultato è la nostra distruzione. Con grande rammarico dobbiamo constatare che il fenomeno è più esteso di quel che si crede, la magia è altro e queste persone costringono alla diffidenza verso tutto ciò che in realtà potrebbe aiutarci a stare meglio e ad operare per il BENE.