Siamo figli di Caino
di Giovanna Zucconi
Si chiamava Ben Cami. Era un grande poeta fiammingo. Cantore del male e delle tenebre. Ora è tradotto in italiano Se il nome è destino, il grande e misconosciuto poeta fiammingo Ben Cami (nato nel 1920 e morto nel 2004) non poteva che scrivere quello che ha scritto: versi di solennità biblica sul male che è dell’uomo e nell’uomo.
Ben sta per Benjamin, Cami è un cognome brabantino abbastanza diffuso, ma piace pensare che derivi da Cam, il figlio maledetto da Noè, o sia quasi un anagramma di Caino. Perché questo è appunto il paesaggio nel quale Ben Cami costruisce le sue possenti allegorie: la violenza, la ribellione, la paura, l’esilio, la maledizione. Così almeno nella sua raccolta del 1954, scritta dunque sulle macerie della guerra, intitolata ‘La terra di Nod’: ossia la landa desolata dove secondo la Genesi venne scacciato il primo omicida (“E Caino si allontanò dalla presenza del Signore, e abitò nella terra di Nod, a est dell’Eden”), e dove secondo tradizioni esoteriche da Caino scaturì una progenie di vampiri.
A quel libro, e a quel territorio spirituale, rimanda il titolo scelto per la prima traduzione italiana dell’opera di Cami: ‘Dalla terra di Nod’che include anche versi dalla sua ultima raccolta ‘A ovest dell’Eden’, del 1998, e una terza sezione antologica ‘Nella terra promessa’, ma poggia soprattutto sul cupo vigore della voce che dice “Io sono Caino” e traccia un mondo notturno, solitario, errante: “Lasciammo il morto, solo, dove stava, / Fuggimmo dai paesi come ombre / E raggiungemmo già la mattina seguente / Queste contrade, dove le piante lungo le strade / Ascoltano e respirano quando muore un passo, / Dove l’ostile paura di Abele / Torna a nascere di figlio in figlio”.
È un’epica della disperazione, un viaggio che risale all’origine della vita quando l’uomo e il tempo ancora non esistevano, e poi segue i discendenti di Caino mentre vagano fra brume e fuochi e acque e rocce e sabbie, “nel paese segreto che portiamo dietro il nostro viso pietrificato”, in uno scenario buio, silenzioso, gelido, reietto, dove anche la vita è “spaventosa di succhi e crescita”. (fonte: l’Espresso)
Premetto che non ho letto nessuno dei libri citati sopra, ma su internet circola un testo ( definito misterioso) che porta il titolo di “il libro di Nod”, che racchiude, in prosa, proprio la storia di Caino e dei suoi discendenti (vampiri). Personalmente lo trovo molto affascinante e scritto molto bene. Non so proprio se sia riportato da un libro scritto da Ben Cami o una versione personalizzata di qualche altro autore. Facendo alcune ricerche ho scoperto che la White Wolf.com avrebbe creato, anni fa, un gioco di ruolo che segue la stessa trama dello scritto di Cami. Di questo gioco di ruolo si sarebbero poi pubblicati alcuni libri , in inglese, appartenenti ad una serie titolata: Il mondo di tenebra.
Fatico quindi a citare qui le fonti precise dei testi che andrò a riportare di seguito. A me però piacciono, forse perchè trovo interessante l’alone di mistero che da sempre nasconde la nascita e l’esistenza dei vampiri.
Quindi ve la propongo sperando che la lettura sia interessante anche per voi.
“Il mondo non è come appare a prima vista. Sotto i doccioni ghignanti dei grattacieli, dietro le fabbriche che sputano fumo e nelle strade affollate dalle masse umane, si aggirano cose che l’uomo non è destinato a vedere. Creature misteriose si annidano tra le ombre e in luoghi segreti. Vi osservano, vi danno la caccia e si nutrono dei vostri corpi e delle vostre anime. La vita che vivete è una menzogna. Le vostre paure più oscure non sono solo favole per bambini.”
Potremmo affermare che il Libro di Nod sta ai Vampiri come la Genesi agli Esseri Umani.
Il Libro di Nod è conosciuto anche come la “Bibbia dei vampiri”
Pseudobiblia per eccellenza, è costituito da un numero imprecisato di frammenti senza tempo, il cui possesso garantirebbe ai Vampiri conoscenza e potere, gettando luce sulle loro origini e sui segreti più oscuri legati alla loro stirpe maledetta.
Ovviamente la Whitewolf, dopo allusioni, frammenti e citazioni inserite qua e là nell’intera produzione vampirica, decise di pubblicarne una sorta di abstract/opera omnia, in modo da concretizzare questa idea di Libro Guida e fornire spunto ai narratori per eventuali trame “estreme”, o per caratterizzare e riempire di conoscenza gli archetipi di potenti Anziani.
Ma se volete davvero sapere CHE COSA è il libro di nod, quale miglior narratore che Aristotele De Laurent, il Vampiro che introduce il volume in questione?
“*** “Non posso spiegare la tremenda paura che provo, mettendo giù queste parole una volta per tutte. Forse le rimpiangerò. Forse esse non verranno stampate. Tuttora, è nella mia natura riportarle. Questo è, come loro dicono, nel sangue.
Il mio sire, e il suo sire prima di lui, hanno seguito questo grande e glorioso lavoro. Infatti, la nostra vera natura è votata a questa prova, e non possiamo smettere di cercare la conoscenza. Noi siamo dei Mnemosyne, i Cercatori della Memoria. In particolare, noi abbiamo l’ordine di cercare il Libro, il tomo di tutti i segreti dei Fratelli , che è una collezione di scritti di Caino, e dei suoi figli. Questo Libro si suppone sia scritto nella terra di Nod, a est dell’Eden, e cattura i nostri incubi di ogni giorno e trasforma ogni notte in un viaggio tremendo dall’ignoranza verso la verità.
Silenziosamente, ho assaporato ogni momento della mia non-vita. Ho assaporato la sensazione di rugose e vecchie mani attraverso guanti di seta sfogliare libri pagina per pagina. Le mie mani tremavano di piacere mentre sorreggevano una dolce e calda luce e leggevo da dell’inchiostro ancora fresco quando Carlo Magno era giovane. Ho assaporato il gentile, quieto terrore nel leggere delle tavolette cuneiformi che rischiavano di corrodersi al mio tocco. Più di questo, forse più dell’immortalità stessa, è la prova che brucia dentro di me. E’ la ricerca. Ho viaggiato in tutto il mondo, forse più di qualsiasi altro della mia razza.
Ovunque mi porterà la mia eterna prova, io non conoscerò paura! Poco robusto e fragile di fisico, il mio cuore è forte e il mio sangue ancor di più. Non ho paura di andare là dove i frammenti dei falsi insegnamenti di nostro padre riposano!
Mi sono perso nella cruda brutalità di New York, bevuto tè con il Governatore di Kingston, mi sono fatto dei nemici a Johannesburg, ho assunto i migliori scavatori al Cairo, lottato per passare attraverso Casablanca, ho studiato di antichi metalli e antichi monumenti a Toledo, scavato nelle bianche colline di Dover, sono sfuggito alla morte in una rissa a Dublino, sono passato inosservato sotto occhi furtivi a Brest, e liberato antichi manoscritti da un monastero a Colonia. Ho salvato quattordici pergamene sacre dalle torce a Berlino, ho assaggiato il miglior caffè e parlato con i migliori insegnanti austriaci a Vienna, ho imparato il Sumero da un Matusalemme nei tunnel segreti sotto l’Università di Praga, e ho provato i più freddi inverni che Oslo potesse offrire.
E ancora non faccio tutto ciò da solo col mio spirito.
Non c’è stata una notte in cui io non abbia ringraziato il nostro Fondatore per la sua provvidenza nel svelarmi i segreti di come nascondermi e vedere oltre il visibile, e la voce del comando che noi troviamo così naturale per la nostra razza, e ho benedetto a lungo il mio amico guerriero Karsh per avermi svelato i segreti della visione nell’oscurità e di come dormire nella terra.
Quindi ho iniziato a pensare a cos’altro il nostro Fondatore ci abbia donato. Il mio sire e il suo sembrano caduti in un orribile maledizione. Una pazzia, oscura e quieta all’inizio ma subito cresciuta in una terribile perdita della ragione e della comunicazione ha sembrato colpirli. Che io sia lontano dal capire tutto ciò? Il mio amico Tremere mi ha scritto, dicendo che il desiderio bruciante del mio clan era la causa della pazzia. Doveva essere vero, perché io non posso lottare contro il desiderio di nuove conoscenze. E’ difficilissimo da resistere, come il bisogno di dormire e la sete di sangue.
Forse è questa pazzia che io temo di più di tutto, che mi costringe a completare questa trascrizione in fretta. Si sappia che io non intendo rompere la fragile Masquerade di Raphael scrivendo queste righe. E’ mia intenzione stampare questo libro in sole dieci copie, e nessuna dovrà finire nelle mani dei Seguaci di Set (come nostro Padre ha comandato nella Cronaca delle Ombre).
Devo comunque pubblicarlo ora. E’ la più grande collezione delle Cronache del Libro di Nod che sia mai stata scritta. Nessun altra trascrizione, nessun Codice di Caino di Crizia sono mai state così complete.
Comunque mi vergogno ad ammettere che questo non è il testo completo. E’ lontano da esserlo. Ho visto interi frammenti andare in fumo mentre fiamme bruciavano edifici. Ho toccato un Libro completo in una tomba di un antidiluviano e l’ho subito visto andare in polvere.
So che nelle catacombe della fantastica Città Perduta dell’Oro, nascosta nella Foresta Amazzonica, ci sono tredici frammenti di pietra che contengono parole specifiche sui tredici clan dei fratelli, ma ne ho avuto una sola visione, prima di essere costretto a fuggire. Quindi posso vantarmi di avere una parte del puzzle: la più grande parte mai assemblata, vera, ma comunque solo una parte del tutto.
Ho scelto l’Inglese, mia lingua madre. Essa è, secondo la mia opinione, il linguaggio che più si adatta tra gli antichi concetti Sumeri, il nobile linguaggio dell’Antica Roma e gli stentorei incantamenti della Germania Medievale. Dovrò semplificare in alcuni casi. Comunque giustificherò sempre la mia scelta. L’Inglese Reale funzionerà bene, specialmente da quando molti dei testi originali sono ormai persi. E’ forse particolarmente perverso che io abbia seguito le vene della memoria per ogni frammento di questo Libro e so che ci sono alcuni qui fuori che mi tormentano ad ogni passo. So che Amelek ha dato una mano per ostacolarmi, e altri Matusalemme hanno fatto lo stesso. E’ difficile da trovare, per esempio, una lista dei nomi degli Antidiluviani e dei Matusalemme, perché conoscere i loro nomi significherebbe potere, ed essi, per paura che alcuni maghi possano imparare così a controllarli, hanno cancellato i loro nomi dalla storia, cosicché nessuno possa ritrovarli.
Io ho fortunatamente imparato a scoprirne alcuni, ma credo che siano nomi falsificati dagli Antidiluviani stessi per mandarmi fuori strada, e quindi li riporto qui. Questo può essere l’unico modo per identificare certi Antidiluviani. Inoltre, sono caduto nell’abitudine (spiacevolmente) di riferirmi al fondatore di un clan con il nome del clan stesso. Per esempio, “Malkav” equivale ai “Malkavian”. Questo è, per ammissione, un metodo scolaresco disordinato, ma non ho altra scelta. Una volta ho letto il vero nome dell’Antidiluviano dei Brujah, e scoperto il mio stesso nome intagliato sul mio avambraccio la sera successiva. Ho prontamente giurato di non cercare mai più i nomi di questi fondatori.
Sono quasi sicuro che, mentre scrivo queste parole, ci sono agenti della Jihad che mi stanno seguendo. Per stanotte non starò nella sala comune al piano di sotto, per quest’ultima notte ho indugiato su del sangue misto a vino e ho visto una donna dagli occhi grigio-argentei che mi guardava. Indossava il sigillo dello scettro dei Ventrue sul suo mantello, so che era lei, che mi cercava, mandata dai Ventrue per ostacolarmi. Non mi preoccupo. Io scriverò la verità e che voi siate dannati!
Ho tentato di compilare questi frammenti di testo in un qualche tipo di storia coerente, con le varie Cronache meno importanti all’interno. Dove vedete delle parentesi, sappiate che sono delle parole che sono più consumate delle altre, cancellate o nascoste dalla mia vista.
Ora aspetto solo un pacco da Londra per finire questa missiva e completare questo libro. Questo pacco conterrà una delle poche copie del Codice di Caino ancora esistenti, e sarà l’ultimo pezzo nel mio complesso puzzle. Non vedo l’ora di poterlo toccare, prenderlo in mano, con grande attesa. E se qualcuno dei miei fratelli o sorelle dovesse avvicinarvisi, io… io li spedirò nella morte del Fuoco! Lasciate che la spada sacra di Michele li marchi, per ciò che mi importa. Nessuno è mai arrivato così vicino. Regnerò trionfante al di sopra della mia razza.****
Ogni temporale è la rabbia di un dio che piange…
Per chi vorrà addentrarsi in questo mondo oscuro
ecco riportati i versi della Bibbia dei Vampiri. Cliccate sul titolo e… buona lettura.
Njmue