“Per tutte coloro che sono venute prima,
per quelle che verranno dopo,
e per tutte coloro che costruiscono
il magico ponte tra di loro.”
Ogni strega impara presto a preparare da sola i suoi incantesimi sulle basi di quelli usati da antiche streghe o tramandati da generazioni o usa i testi antichi. Se un incantesimo è buono è funziona non vi è motivo di cambiarlo, ma quando la situazione impone diversamente, la strega crea da sola il suo incantesimo facendolo uscire dal profondo del suo spirito e caricandolo con tutta la potenza di cui è capace.
Quando lanciamo un incantesimo dobbiamo far uscire da noi la sua forza ed affidarlo all’universo perchè si realizzi.
Poi dobbiamo avere l’umiltà e la pazienza, nonché la fiducia, che esso si avveri. L’impazienza o l’incertezza creeranno una barriera negativa.
Quando effettuiamo un incantesimo, prepariamo un terreno su cui il seme gettato possa, nell’oscurità, germoliare e dobbiamo aspettare che sia la natura a fare il suo corso.
In media il tempo di realizzazione di un incantesimo varia da un minimo di una luna ad un massimo di tre ( si intende luna piena)
Gli incantesimi di una strega devono essere semplici. In poche frasi si deve racchiudere la richiesta, l’invocazione e il ringraziamento ai pianeti o entità a cui ci rivolgiamo. Ogni parola deve nascere dal nostro cuore e caricata con la nostra energia e potenziata con erbe, incensi, candele… pochi e semplici strumenti che poi andrò ad elencare.
Molte streghe preferiscono usare le parole in rima perchè il ritmo cantilenante è quasi musicale e ci aiuta a trasportarci verso dimensioni che favoriscono uno stato di rilassamento simile alla trance. (Ecco il perchè delle formule magiche riportate in latino. Il latino è una lingua musicale e il pronunciarlo aiuta la concentrazione).
Comunque sia le frasi devono essere semplici così da non perdere mai di vista il fine da raggiungere mentre pronunciamo l’incantesimo.
Ogni oggetto o erba che noi useremo, prima di usarlo, va caricata con i nostri propositi e la nostra energia .Lo terremo quindi tra le nostre mani (o in una ciotola su cui imporremo le nostre mani) per qualche secondo dopo che l’avremo passata sopra il fuoco di una candela bianca.
Ma questo è solo un metodo. Se vi addentrerete in questa arte, scoprirete che avrete mille modi per energizzare un oggetto.
Ogni incantesimo che verte a creare un legame tra due persone, o ad aiutare a guarire da malattie o migliorare situazioni economiche o lavorative, va eseguito prevalentemente nelle ore notturne ( solitamente dalle 23 all’1) e nelle due settimane che seguono la luna nera e anticipano la luna piena. L’ultima notte utile per lavorare è quella del plenilunio.
Le notti più adeguate sono quelle dei giorni che contengono la “R” ( martedì, mercoledì, venerdì). In alternativa sceglierne un altro, ma mai un prefestivo o festivo.
Quanto sopra riguarda i rituali semplici e dove non vi sia alcuna specifica diversa ben richiesta.
Tenete presente che non si deve forzare il destino ma solo aiutarlo o modificarlo . Se non vi è alcun presupposto perchè avvenga una cosa, sarà molto difficile farla avverare. Più facile sarà se vi sono situazioni già predisposte che necessitano di una ” spinta”.
In poche parole non è fattibile fare innamorare di sè qualcuno a cui non siamo simpatici o con cui non abbiamo alcun tipo di rapporto ma si potrà agire su di un rapporto stanco, difficile o che sia basato sull’amicizia e il rispetto.
A meno che non si usi alta magia o magia cerimoniale. Ma questo è un altro capitolo…
Prima di eseguire ogni “rituale”, concentrarsi totalmente sul lavoro che si andrà ad eseguire e sullo scopo per cui si opera.
Chiudere gli occhi e respirare profondamente cercando il rilassamento completo , più facile sarà per le persone che sono già abituate alla meditazione.
Isolatevi dal mondo che vi circonda e da tutti i rumori che vi possono distrarre e pensate unicamente a quanto andrete a fare.
Lavorate sempre a digiuno, cioè a stomaco vuoto e se possibile posizionandovi con il corpo rivolto alla luna o al cielo. All’esterno della casa o di fronte ad una finestra.
Ricordatevi che la Luna è una vostra alleata, imparate a rivolgervi a lei come ad una vostra amica.
Non usate profumi personali che possano alterare l’aria a voi circostante e lavatevi accuratamente le mani prima e dopo il lavoro.
Siate sicure di voi stesse ma consapevoli che tutto ciò che vi sarà concesso sarà anche assoggettato ai vostri meriti ed ai vostri sentimenti puri.
Amate e rispettate gli elementi che vi stanno intorno : terra, acqua, fuoco, sole, luna..
E sappiate sempre che intorno a voi aleggiano spiriti che ascoltano…
Gli strumenti della strega
Noi streghe moderne non abbiamo bisogno di tanti strumenti misteriosi nè di filtri esotici per ottenere il benefico aiuto delle energie cosmiche. La loro forza si trova in tutti gli elementi del pianeta e nella nostra stessa mente.
Per concentrare la mente e incanalare lo scambio di energie verso un fine determinato, useremo cose semplicissime e quotidiane, facili da reperire.
Altri strumenti rituali possono essere la bacchetta, il bastone, la campana, il coltello dal manico bianco, la corda… ecc… Quali tra questi userete sarà solo decisione vostra a secondo del sentiero che deciderete di seguire.
Su questi strumenti potrete trovare tutte le informazioni che volete sia in web che sui testi.
Io voglio soffermarmi, invece, su qualcosa che ritengo molto più importante. Anzi… fondamentale.
Abito.
Ovviamente mi riferisco all’abbigliamento che si usa durante un rituale importante e non certo ai semplici incantesimi.
Deve essere creato da voi e farlo è molto semplice.
La stoffa deve essere di cotone naturale e di colore neutro. Terrete conto, nel tagliarlo, della doppia lunghezza che sarà quella che preferite voi.
Intagliate quindi un rettangolo che comprenda anche la lunghezza delle braccia.
Non dovete cucire nulla perchè non devono esserci cuciture. Dovrete solo intagliare un cerchio a metà per il passaggio della testa. Lasciate aperti i fianchi che poi chiuderete in vita con una cordicella anch’essa in fibra naturale.
Sappiate che sotto questo abito non dovrete indossare nulla. Così come non dovrete indossare nè gioielli nè profumi.
La semplicità e la naturalezza del vostro corpo devono essere complete.
Nè legherete i capelli. Nè avrete trucco sul viso.
Candele di ogni colore saranno il vostro strumento più usato così come gli incensi di ogni profumazione.
Strumenti tradizionali
Di solito il luogo dove opera la strega è la propria casa, in piena privacy e segretezza.
Gli oggetti più usati sono solitamente semplici, trovati comunemente in ogni cucina. Le streghe più evolute sono solite costruirseli personalmente, ma non occorre giungere a tanto.
Questi oggetti vanno prima consacrati passandoli sopra alla fiamma di una candela bianca e tenuti in mano per infondere ad essi la propria energia. Finito l’utilizzo andranno riposti in un luogo sicuro e buio e non usati per nessun altro scopo, né mai prestati.
La bacchetta della strega
La bacchetta è il prolungamento del braccio della strega , essa attira e respinge e dirige l’energia.
La si può ricavare da un ramo di albero da frutto o da un salice, in tutti i casi da un albero forte e vigoroso. Si può andare a cercare il proprio ramo dopo il tramonto in una notte di luna piena.
La lunghezza della bacchetta va dal dal gomito alla punta del dito medio di chi la usa mentre il suo diamentro non deve superare quello del dito pollice.
Prima di accingervi a tagliare il ramo che avrete scelto, non dimenticate di ringraziare l’albero che ve lo dona poi recidetelo in modo deciso. Fatto questo fascerete la “ ferita” della pianta con un nastrino rosso.
In seguito sarebbe buon costume andare ogni tanto a visitare l’albero che ci ha donato una parte di sé per noi così importante.
Lavoreremo poi il nostro ramo fino a dargli una forma levigata e se vorremo personalizzarla, potremo incidervi sopra il nostro nome esoterico o una parola magica.
La bacchetta dovrà poi restare fino alla prossima notte di luna piena in un luogo buio e bagnata , ogni settima notte, con olio di mandorle dolci.
Quando sarà pronta la consacrerete e la terrete avvolta in un panno morbido di colore rosso e legata da un nastrino dello stesso colore.
La lama
La lama controlla l’energia le entità o forze invisibili, tiene a bada gli spiriti negativi impedendo loro di distruggere un incantesimo e attirando ed invitando le entità che possiedono vibrazioni positive.
E’ un coltello a doppia lama con il manico nero perché il nero è in grado di assorbire le enrgie negative e privarle del loro potere .
E’ a doppia lama perchè la magia possiede sempre due facce, una positiva ed una negativa.
Come padroni del nostro destino, siamo noi a poter decidere quale lato della lama usare , se operare nel bene o nel male.
La lama, prima di essere consacrata, andrà scaldata sul fuoco fino a portarla ad alta temperatura e non andrà mai usata per altri utilizzi , come tagliare carne o altro. Se entrerà in contatto col sangue sarà inesorabilmente inutilizzabile per riti magici e dovrà essere gettata in un fiume perché non venga toccata da nessun altro.
La lama andrà consacrata la notte seguente alla luna nera e andrà poi seppellito sotto terra per almeno altre 3 lune nere. Al termine diseppellirlo e lavarlo con acqua.
Il pentacolo
Il pentacolo è la stella a cinque punte ed è il simbolo della terra. Usata con la punta singola in alto indica la mente che domina sulla materia. Invertita con le due punte verso l’altro indica la materia che domina sulla mente, il negativo e i bassi istinti. Può essere inciso su materiali diversi, dall’argento al legno o anche semplicemente disegnato con inchiostro nero su foglio di pergamena.
Il calderone
Serve per contenere il fuoco, le candele, l’incenso o formula e richieste scritte su carta e successivamente bruciate.
Il suo materiale è ferro o pietra.
In luna nuova lavare il calderone con acqua e sapone visualizzando le energie negative che fluiscono fuori da esso con l’acqua sporca. Asciugarlo e ungerlo all’interno con olio di oliva, poi ripulirlo con dei tovaglioli di carta e procedere con la consacrazione.
Le Candele
Le candele sono una grande fonte di Energia legate all’elemento fuoco e vengono usate in qualsiasi tipo di lavoro sia esso di purificazione o altro. Ogni colore della candela ha un suo particolare significato e quindi a seconda del lavoro che deve essere fatto si devono scegliere le candele del colore adeguato.
L’incenso
L’incenso viene utilizzato per purificare l’ambiente in cui si svolgono i riti e viene scelto secondo le particolari doti che ogni incenso possiede e che si adattano al lavoro da svolgere. Spesso vengono bruciati su carboncini i grani di incenso di chiesa o le erbe essiccate. Da bruciare anche durante la meditazione.
Il libro delle ombre
Ogni strega possiede il suo Libro delle Ombre .
E’ libro in cui la strega scriverà, di proprio pugno, le sue formule magiche personali dopo averne verificato l’efficacia.
Esso va tenuto nascosto e al sicuro ed è una sorta di diario personale .
Il libro deve essere un quederno con la copertina nera e rigida, facile da occultare o da portarsi appresso.
Su quelle pagine si tracciano simboli, disegni e vi si racchiudono erbe disseccate.
Il proprio libro della magia non va mostrato a nessuno se non ad un’altra strega e sotto stretta necessità oppure farne dono, prima della morte, ad una collega che lo terrà custodito con grande cura e rispetto.
Nome di strega.
Ogni strega deve avere un suo nome d’arte.
Il mio non è Njmue ( anche se ormai, dopo tanto tempo mi ci sono affezionata e lo sento mio), ma un nome ( e titolo) che mi fu dato tanti anni fa da un maestro nella cerimonia di iniziazione. Un nome che è solo mio ed è segreto, perciò mi perdonerete se non lo dico.
Anche voi dovete crearvi il vostro. E sia che vi autoiniziate o che siate iniziate da un maestro o da una congrega, il vostro nome lo dovete scegliere voi.
Innanzi tutto il nome lo dovete “sentire”, vi deve piacere, vi deve suonare bene dentro, deve rispecchiare la vostra personalità, essere cio che voi siete.
Il nome di Strega non deve essere tenuto segreto ma va rispettato. Usatelo solo con il vostro gruppo magico o con le persone più intime.
Alcuni attingono il proprio nome magico dalla storia o dalla mitologia, altri se li inventano.
Qualunque sia il nome che scegliete , verificate che sia proprio adatto a voi. Questo lo si può fare ricorrendo alla numerologia.
Ecco come fare:
1) Trovate il vostro nuvero di nascita sommando le cifre che compongono la vostra data di nascita. Per esempio se siete nati il 23 giugno 1956, il numero sarà:
23.6.1956 = 2+3+6+1+9+5+6 = 32
Riducete ad una sola cifra: 3+2 = 5
Il vostro numero di nascita è cinque.
2) Adesso trovate il numero del nome che avete scelto.
Assegnate a ciascuna lettera del vostro nome i corrispondenti valori numerici seguendo lo schema riportato qui sotto:
1…2…3…4…5…6…7…8…9
A…B…C…D…E…F…G…H…I
J…K…L…M…N…O…P…Q…R
S…T…U…V…W…X…Y…Z
Supponiamo che vi piaccia Diana.
Usando la griglia abbiamo: D=4, I=9, A=1, N=5, A=1. Sommando i valori numerici di ogni lettera e riducendo ad una sola cifra arriviamo ad ottenere 2.
Ma il vostro numero di nascita era 5. Dovreste trovare un nome che corrisponda al numero di nascita. Nel nostro esempio potremmo aggiungere a Diana una delle lettere che corrispondono al “3”, in questo modo avremmo: Dicana, Dilana, Dianau… ecc… i cui valori sommati darebbero 5.
Perchè il numero del nome deve corrispondere al numero di nascita ? Perchè quest’ultimo non cambia. Non cambia mai… per tutta la nostra vita. E’ nostro.
Come il nome. E come noi sarà magico…
Piccola storia
La mia amatissima nonna, ai suoi tempi, era considerata una strega solo perchè aveva il potere della conoscenza e “sentiva le cose”…. Era una donna buonissima con un cuore enorme, ma la vita dura di quel tempo, l’aveva anche resa molto energica e forte. Per chi non la conosceva poteva apparire anche dura.
Lavorava dall’alba al tramonto china in una risaia con le gambe e le mani immersi in acqua gelida, cosa che le è costata l’artrite deformante, il tutto per pochi spiccioli che, però, erano fondamentali per mantenere la famiglia. Insieme a lei tante altre donne che restavano chinate a testa in giù , per ore e ore, fino a spezzarsi la schiena.
Il lavoro era poco e chi decideva chi doveva restare o andare via erano i ” controllori”, , uomini che giravano tutto il giorno per la risaia e, senza alcun rispetto, si divertivano a ridicolizzarle ,oltre che approfittarsene anche in modo infame, agendo sulla primaria necessità che queste poverette avevano di lavorare.
Uno dei loro divertimenti maggiori era quello di allungare le mani sotto le lunghe sottane delle donne e guai a loro se reagivano in malo modo.
Un giorno mia nonna non ce la fece a tacere e, in uno stretto dialetto del luogo, maledì l’uomo e gli augurò che la mano gli saltasse via.
Il giorno dopo, la persona in questione, stava usando la sega per tagliare alcuni alberi insieme ai suoi compagni. Cosa successe restò un mistero, ma il risultato fu che si tagliò di netto la mano . E proprio la mano che mia nonna maledì.
La morale di questa storia la lascio ta voi.
Io vi dico solo che mia nonna trascorse la vita con il senso del rimorso e non ha fatto altro che ripetermi di non odiare mai, di non augurare mai del male a nessuno, di non essere mai, neppure per sbaglio, la causa del male altrui… per quanto si possa pensare che qualcuno lo meriti.
Perché la coscienza non la potremmo mai zittire e resterebbe in noi il rimorso di quanto abbiamo fatto o soltanto pensato.
Ognuno di noi ha dei poteri. Ed anche la volontà per dare una “spinta” agli eventi.
Usiamola bene.
Consigliamoci col nostro cuore prima di fare o desiderare qualunque cosa e ricordatevi sempre che la mente , e quindi la volontà e la determinazione, sono fondamentali per avere successo in queste cose. Dovete sempre credere in quello che fate, desiderarlo e, soprattutto, non fate mai nulla che possa essere irreparabile perchè il male è sempre un arma a doppio taglio, ricordatevelo !
Njmue