Njmue e Lestat
La storia d’amore tra una strega e un vampiro
L’origine
<< Ero solo una fanciulla quando lo vidi.
Un giorno di tardo inverno entrò nella nostra locanda e fu come se vi entrasse un improvviso raggio di sole che mi colpì direttamente al petto, ed in quel momento stesso io seppi che il suo volto sarebbe rimasto impresso nella mia memoria per sempre.Restammo a guardarci in silenzio come se qualcosa di magico fosse scivolato nei nostri occhi rapendoci il cuore.
Fu sincera la sua pelle, quella notte… ed io gli donai i miei primi sospiri, la verginità del mio corpo e della mia mente fino a restarne posseduta totalmente.
Se ne andò all’alba , sul suo cavallo, con la sacca piena di viveri e di tutte le lacrime che avevo versato per il dolore di vederlo partire.
” Tornerò, piccola mia. Tornerò presto e ti porterò via con me, ti ho lasciato il mio cuore in pegno e senza di esso non potrei più vivere…”
Attesi giorno dopo giorno il suo ritorno, non so neppure più per quanto tempo, forse per un’eternità finchè una mattina mi giunse la notizia della sua morte.
Disperata raggiunsi il lago per porre fine alla mia esistenza che, senza di lui, sarebbe stata insopportabile.
Sulla riva vi trovai una vecchia che sembrava aspettarmi.
” Ti attendevo da tempo. Sapevo che il tuo dolore ti avrebbe condotta qui. Non puoi porre fine alla tua vita, il tuo destino è già stato scritto da molti lustri. Tu sarai una strega che combatterà le forze del male e difenderà i deboli e gli innocenti. Sarai dura ed implacabile e porterai a termine il compito per cui sei stata scelta …”
Non so cosa successe né quanto tempo trascorse. So solo che mi svegliai sulla riva del lago sapendo quello che avrei dovuto fare per il resto della mia vita, e con la mente piena di conoscenze nuove.
Da allora vivo nei boschi e combatto i malvagi. Ho ucciso anche tutti i vampiri che si sono posti sul mio cammino… tutti tranne uno…>>
Il mio nome è Njmue…
<< Era bellissima ed io ero pazzo di lei.
Avrei combattuto tutto il mondo per lei e rubato tutte le stelle al cielo per deporle ai suoi piedi… Ero certo del suo amore ed ero felice come mai avrei pensato di esserlo. Avevamo preparato già tutto per le nostre nozze.Sarebbe diventata la regina del mio cuore , del mio castello e del mio regno … ma un giorno tutte le mie certezze svanirono improvvisamente quando la trovai tra le braccia di un altro. Non uno qualunque, no. Lui era mio fratello, la persona a me più cara.
L’ira mi colpì come un fulmine e così, in un attimo di assoluta follia, li uccisi tutti e due e tagliai i loro corpi in mille pezzi che sparsi sulla terra in pasto agli avvoltoi.
Vagando senza meta nella notte come un cane arrabbiato, incontrai un vampiro a caccia delle sue prede. La sua voce era gentile e suadente quando mi si parò davanti e mi parlò:
” Il tuo gesto merita un premio, mio giovane amico. Meriti di entrare di diritto nel mondo delle tenebre dove potrai vendicarti, ogni notte, del torto che hai subito. Potrai affondare i tuoi denti dentro il collo di ogni fanciulla che incontrerai ed assaggiarne tutto il sapore. Ed ogni volta che lo farai sarà come uccidere nuovamente colei che così
tanto male ti ha fatto.”
Non opposi alcuna resistenza quando mi si avvicinò e mi avvolse nella sua ombra , non opposi alcuna difesa. Mi abbandonai al mio destino sperando che mi inghiottisse la morte, ma non fu così…
Quando mi risvegliai, come da un lungo sonno, sentii un terribile dolore scorrermi lungo tutto il corpo, fin dentro le ossa, ed avevo un’incredibile sete di sangue.
Ho ucciso molte donne da allora… tante, tranne una… colei che di nuovo cambiò il corso della mia vita e donò alla mia non vita una nuova anima.>>
Il mio nome è Lestat …
L’incontro
Njmue si aggirava tra l’oscurità dei boschi alla ricerca di erbe con cui fare le sue pozioni . Improvvisamente tutt’intorno calò il silenzio e l’immobilità.
Lestat si muoveva senza fare il minimo rumore ma lei ne intuì la presenza ancor prima che le fosse vicino. Le sue unghie erano sempre impregnate di una sostanza che toglieva immediatamente le forze a qualunque avversario. Avrebbe dovuto solo graffiarlo e il gioco era fatto.
Lui con un balzo le fu addosso ma prima di riuscire ad affondare i suoi denti al collo della giovane, lei gli piantò le unghie in faccia e lui si accasciò subito a terra , vigile ma privo di ogni forza, come un burattino a cui avevano tagliato i fili.
Lei raccolse un grosso ramo ai piedi di un albero e con il coltello che le serviva per tagliare le erbe, si mise a scolpirne la punta per poterlo piantare nel petto del vampiro. Quando ebbe finito gli si avvicinò brandendo l’arma ma proprio in quel momento lui sollevò il volto e , alla luce della luna, lei lo vide in tutta la sua bellezza.
Assomigliava all’uomo che tanto aveva amato. Quell’uomo che un giorno, tanto tempo prima, se ne era andato senza più fare ritorno. Stessi tratti delicati del volto, stessi occhi profondi e sofferenti…
Si chinò davanti a lui e lo guardò fissa negli occhi.
” Perché sei diventato questo?”
Lui faticosamente e impossibilitato a qualunque movimento le raccontò tutta la sua storia.
Trascorsero la notte nel bosco a parlare e, alle prime luci dell’alba, lei lo lasciò fuggire al riparo dalla luce senza aver avuto la forza di finirlo.
Sapeva che si sarebbero rivisti. Qualcosa di ognuno di loro era rimasta inesorabilmente dentro all’altro. Qualcosa che non aveva ancora un nome ma era ormai un legame.
La strega ed il vampiro con il loro incontro, avevano aperto un nuovo capitolo della loro vita.
Contro tutte le leggi che li avevano posti sulla terra come nemici e avversari, avrebbero continuato a cercarsi per sempre, ed a dividere parte della loro esistenza insieme.
Il presente
Njmue si aggirava tra l’oscurità dei boschi alla ricerca di erbe con cui fare le sue pozioni. Improvvisamente tutt’intorno calò il silenzio e l’immobilità.
Lestat si muoveva senza fare il minimo rumore ma lei ne intuì la presenza ancor prima che le fosse vicino. Le sue unghie erano sempre impregnate di una sostanza che toglieva immediatamente le forze a qualunque avversario. Avrebbe dovuto solo graffiarlo e il gioco era fatto.
Lui con un balzo le fu addosso ma prima di riuscire ad affondare i suoi denti al collo della giovane, lei gli piantò le unghie in faccia e lui si accasciò subito a terra , vigile ma privo di ogni forza, come un burattino a cui avevano tagliato i fili.
Lei raccolse un grosso ramo ai piedi di un albero e con il coltello che le serviva per tagliare le erbe, si mise a scolpirne la punta per poterlo piantare nel petto del vampiro. Quando ebbe finito gli si avvicinò brandendo l’arma ma proprio in quel momento lui sollevò il volto e , alla luce della luna, lei lo vide in tutta la sua bellezza.
Assomigliava all’uomo che tanto aveva amato. Quell’uomo che un giorno, tanto tempo prima, se ne era andato senza più fare ritorno. Stessi tratti delicati del volto, stessi occhi profondi e sofferenti…
Si chinò davanti a lui e lo guardò fissa negli occhi.
” Perché sei diventato questo?”
Lui faticosamente e impossibilitato a qualunque movimento le raccontò tutta la sua storia.
Trascorsero la notte nel bosco a parlare e, alle prime luci dell’alba, lei lo lasciò fuggire al riparo dalla luce senza aver avuto la forza di finirlo.
Sapeva che si sarebbero rivisti. Qualcosa di ognuno di loro era rimasta inesorabilmente dentro all’altro. Qualcosa che non aveva ancora un nome ma era ormai un legame.
La strega ed il vampiro con il loro incontro, avevano aperto un nuovo capitolo della loro vita.
Contro tutte le leggi che li avevano posti sulla terra come nemici e avversari, avrebbero continuato a cercarsi per sempre, ed a dividere parte della loro esistenza insieme…
Il racconto continuerà nelle pagine interne a questa categoria……
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