I Ching e 2012: la “fine del tempo”?
Cosa succederà il 21 dicembre 2012, data culminante del calendario Maya e “punto zero” dell’onda temporale calcolata a partire dagli esagrammi dell’I Ching?
Terence McKenna non vedrà l’alba del solstizio d’inverno del 2012, ma le sue previsioni numerologiche estrapolate dalla successione degli esagrammi dell’I Ching sono tornate di grande attualità grazie agli innumerevoli siti internet dedicati al “mistero” del 2012 ed al clamore mediatico suscitato da questo argomento.
Esponente di punta del movimento psichedelico, Terence McKenna, che si definiva “etnobotanico”, morì nel 2000 all’età di 53 anni per una grave forma di tumore cerebrale.
Nel 1975, a seguito di una esperienza allucinatoria a La Chorrera, nella giungla amazzonica, assieme al fratello Dennis, aveva scritto “The Invisible Landscape. Mind, Hallucinogens and the I Ching” (Il paesaggio invisibile. Mente, allucinogeni e l’I Ching).
E’ un testo disordinato ed a tratti affascinante che spazia dallo sciamanesimo alla teoria olografica della mente e dell’universo passando attraverso l’analisi chimica degli effetti degli allucinogeni, la matematica dei frattali e la numerologia del Libro dei Mutamenti.
Come ormai tutti sanno i Maya avevano elaborato un calendario, il “lungo computo”, che calcolava il tempo trascorso dalla creazione del mondo che sarebbe avvenuta l’11 agosto 3114 a.C.. Secondo questo calendario il nostro 21 dicembre 2012 corrisponderà alla data 13.0.0.0.0 che segnerà l’inizio di un nuovo ciclo ed al contempo la fine del ciclo precedente.
Il problema è che, secondo la mitologia maya, pare che l’attuale sia la quarta creazione del mondo, in quanto le divinità maya, insoddisfatte dei risultati ottenuti, proprio in data 13.0.0.0.0 avrebbero distrutto le tre precedenti. Si comprende allora la preoccupazione di coloro che, legittimamente, ritengono che il nostro universo non sia migliore dei predenti.
Terence McKenna sosteneva di non essere stato a conoscenza della profezia maya durante la stesura del libro nel quale, a partire da ingegnosi calcoli numerologici sulla serie degli esagrammi dell’I Ching, disegna, descrive e commenta una particolare funzione d’onda frattale, denominata “Timewave Zero”, che termina singolarmente proprio in corrispondenza della data del solstizio d’inverno 2012.
Questa “onda del tempo” descriverebbe il “livello di novità” nelle varie epoche della storia umana ed universale mettendone in evidenza i principali salti evolutivi dal Big Bang alla nascita della specie umana fino ai principali avvenimenti storici. L’onda termina il 21/12/2012 dove raggiunge il livello “zero”, quello assoluto di massima “novità”. La fine del tempo? La funzione matematica non ci può dire cosa ci aspetta dopo la data fatidica, per cui si apre il campo alla pura speculazione filosofica. Tra le varie ipotesi suggerite dai McKenna trovo particolarmente interessante quella per cui il nostro universo materiale si dissolverebbe e noi tutti verremmo trasformati in puri esseri di luce e consapevolezza.
Nel frattempo esaminiamo più in dettaglio la costruzione dell’onda temporale.
I McKenna partono dall’ipotesi che nella remota antichità i cinesi utilizzassero un calendario lunare di 13 lune, cioè 384 giorni, uno per ogni linea degli esagrammi dell’I Ching (64 esagrammi x 6 linee ciascuno = 384 linee totali).
Un simile calendario, per quanto possa sembrare strano, è in realtà più preciso del nostro e richiede all’incirca una correzione di un giorno ogni 10 anni.
Moltiplicando l’anno di 13 lune per un fattore di scala 64, corrispondente al numero totale degli esagrammi, si ottiene un ciclo di circa 67 anni solari che corrisponde a circa 6 cicli delle macchie solari, uno per ogni linea di un esagramma.
Moltiplicando ancora per 64 e poi per 6 si ottiene un ciclo di 25836 anni corrispondente a 12 età zoodiacali ed al ciclo completo di precessione degli equinozi.
Si tratta indubbiamente di riferimenti astronomici interessanti ed il processo può continuare moltiplicando su scala sempre maggiore verso l’alto oppure dividendo verso il basso. Complessivamente, partendo dalle frequenze temporali subatomiche fino ad arrivare all’età dell’universo, si possono trovare 26 livelli gerarchici di cicli temporali di 64 periodi in cui ogni periodo può essere associato ad un esagramma.
Ogni livello riproduce il comportamento della forma generale per cui è possibile definire una struttura frattale che ha come base il grafico di andamento della successione dei 64 esagrammi. Questo grafico può essere costruito in molti modi, i McKenna sono partiti dal calcolo del numero di linee che cambiano nel passaggio da un esagramma al successivo della serie elaborando una sequenza di base in 64 punti che è poi servita alla definizione dell’onda temporale frattale (per chi è interessato agli algoritmi tutti i procedimenti di calcolo sono riportati nel libro).
Il grafico della funzione matematica, ricavata dai cambiamenti che avvengono negli esagrammi dell’I Ching nel corso del tempo, rappresenterebbe quindi l’andamento dell’indice di “novità”, qualunque cosa ciò possa significare, per cui possiamo aspettarci che evidenzi i salti evolutivi più importanti nella storia dell’umanità, del nostro pianeta e dell’universo. Il problema è quello di trovare i corretti parametri di riferimento temporale, anche perchè una caratteristica fondamentale dell’onda è quella di terminare in un “Punto Zero” in cui i valori di tutti i cicli e sottocicli convergono a zero. Cioè la “novità” infinita, il cambiamento totale.
La fine del tempo? La fine del mondo? Il Giudizio Universale? L’inizio di una nuova era? Non lo sappiamo e non possiamo saperlo, però sarebbe interessante sapere quando succederà.
I McKenna, non sarebbero stati all’epoca a conoscenza della profezia Maya sul 2012, per cui avrebbero calcolato quella data a partire dall’analisi dei principali avvenimenti storici e geologici. Senza dubbio il 1945, 67 anni solari o 64 anni lunari prima del 2012, con l’inizio dell’era atomica rappresenta un significativo salto di “novità”, ma le “date” precedenti proposte, fra cui l’apparizione dei mammiferi sulla Terra e lo sviluppo del linguaggio umano, non sono in alcun modo verificabili.
In ogni caso è interessante notare che l’onda del tempo non evidenzia in modo significativo le precedenti distruzioni del mondo ad opera delle divinità maya che dovrebbero essere avvenute nel 3144, 8240 e 13366 a.C..
Non abbiamo quindi alcun dato significativo per sostenere che secondo il Libro dei Mutamenti il mondo terminerà il 21 dicembre 2012, ma in un prossimo articolo interrogheremo l’oracolo per sapere se il governo reggerà fino a quella data.
Valter Vico