I processi e le torture
I processi per stregoneria avevano una forte motivazione commerciale; c’era l’usanza di far pagare ai familiari degli accusati una tassa per le feroci torture inflitte alle vittime e che dovevano coprire le spese che andavano dall’incarcerazione all’esecuzione dell’imputato. Una atroce ultima beffa perpetrata ai loro danni. I prezzi delle torture erano in talleri e albus e fu fissato dall’arcivescovo di Colonia nel 1757.
Non è certo per il gusto del macabro che ho deciso di riportare anche alcune delle torture inflitte alle streghe. Molte spiegazioni sono crudemente descrittive.
E’ una parte molto dolorosa che deve comunque servire da esempio; a questo si è arrivati quando la tolleranza e il rispetto delle persone sono stati sacrificati in favore del fanatismo religioso.
Dissanguamento
Era una credenza comune che il potere di una strega potesse essere annullato dal dissanguamento o dalla purificazione tramite fuoco del suo sangue. Le streghe condannate erano ‘segnate sopra il soffio’ (sfregiate sopra il naso e la bocca) e lasciate a dissanguare fino alla morte.
Il Rogo
Una delle forme più antiche di punizione delle streghe era la morte per mezzo di roghi, un destino riservato anche per gli eretici. Il rogo spesso era una grande manifestazione pubblica. L’esecuzione avveniva solitamente dopo breve tempo dall’emissione della sentenza. In Scozia, il rogo di una strega era preceduto da giorni di digiuno e di solenni prediche. La strega prima veniva strangolata e poi il suo corpo ( in alcuni casi il suo corpo in stato di semi-incoscenza) era, a volte, scaricato in un barile di catrame prima di venire legato a un palo e messo a fuoco. Se la strega, nonostante tutto, riusciva a liberarsi e a tirarsi fuori dalle fiamme, la gente la respingeva dentro.
Pulizia dell’anima
Era spesso creduto, nei paesi cattolici, che l’anima di una strega o di un eretico fosse corrotta, sporca e covo di quanto di contrario ci fosse al mondo. Per pulirla prima del giudizio, qualche volta le vittime erano forzate a ingerire acqua calda, carbone, perfino sapone. La famosa frase ‘sciacquare la bocca con il sapone’ che si usa oggi, risale proprio a questa tortura.
Immersione dello sgabello
Questa era una punizione che più spesso era usata nei confronti delle donne. Volgarmente sgradevole, e spesso fatale, la donna veniva legata a un sedile che impediva ogni movimento delle braccia. Questo sedile veniva poi immerso in uno stagno o in un luogo paludoso. Varie donne anziane che subirono questa tortura morirono per lo shock provocato dall’acqua gelida. L’immersione dello sgabello era usato per le streghe in America ,e in Gran Bretagna come punizione per crimini minori; prostitute e recidivi.
La Garrotta
Non è altro che un palo con un anello in ferro collegato. Alla vittima, seduta o in piedi, veniva fissato questo collare che veniva stretto poi per mezzo di viti o di una fune. Spesso si rompevano le ossa della colonna vertebrale.
La Pera
La Pera era un terribile strumento che veniva impiegato il più delle volte per via orale. La pera era usata anche nel retto e nella vagina. Questo strumento era aperto con un giro di vite da un minimo, a un massimo dei suoi segmenti. L’interno della cavità in questione era orrendamente mutilato e spesso mortalmente. I rebbi costruiti alla fine dei segmenti servivano meglio per strappare e lacerare la gola o gli intestini. Quando applicato alla vagina i chiodi dilaniavano la cervice della povera donna. Questa era una pena riservata a quelle donne che intrattenevano rapporti sessuali col Maligno o i suoi familiari.
La Pressa
Anche conosciuta come pena forte et dura, era una sentenza di morte. Adottata come misura giudiziaria durante il quattordicesimo secolo, raggiunse il suo apice durante il regno di Enrico IV. In Bretagna venne abolita nel 1772.
La Cremagliera
Era un modo semplice e popolare per estorcere confessioni. La vittima veniva legata su una tavola, caviglie e polsi. Rulli erano passati sopra la tavola (e in modo preciso sul corpo) fino a slogare tutte le articolazioni..
La Strappata
Una delle più comuni e anche una delle tecniche più facili. L’accusato veniva legato a una fune e issato su una sorta di carrucola. L’esecutore faceva il resto tirando e lasciando di colpo la corda e slogando, così, le articolazioni
Mastectomia
Alcune torture erano elaborate non solo per infliggere dolore fisico ma anche per sconvolgere la mente delle vittime. La mastectomia era una di queste. la carne delle donne era lacerata per mezzo di tenaglie, a volte arroventate. Uno dei più famosi casi che si conosca in cui fu usata questa tortura era quello di Anna Pappenheimer. Dopo essere già stata torturata con lo strappado, fu spogliata, i suoi seni furono strappati e, davanti ai suoi occhi, furono spinti a forza nelle bocche dei suoi figli adulti… Questa vergogna era più di una tortura fisica; l’esecuzione faceva una parodia sul ruolo di madre e nutrice della donna, imponendole un’estrema umiliazione.
Impalamento
E’ una delle più rivoltanti e vergognose torture concepite dalla mente umana. Veniva attuata per mezzo di un palo aguzzo inserito nel retto della presunta strega, forzato a passare lungo il corpo per fuoriuscire dalla testa o dalla gola. Il palo era poi invertito e piantato nel terreno, così, queste miserabili vittime, quando non avevano la fortuna di morire subito, soffrivano per alcuni giorni prima di spirare. Tutto ciò veniva fatto ed esposto pubblicamente.
Vergine di Norimberga
La, anche chiamata, fanciulla di ferro era una specie di contenitore di metallo con sembianze umane (di fanciulla appunto) con porte pieghevoli. Nella parte interna delle porte erano inseriti delle lame metalliche. I prigionieri venivano chiusi dentro in modo che il loro corpo fosse esposto a queste punte in tutta la sua lunghezza. Naturalmente questa macchina era progettata per non dare subito la morte che sopraggiungeva lentamente fra atroci dolori.
Annodamento
Questa era una tortura specifica per le donne. Si attorcigliavano strettamente i capelli delle streghe a un bastone. Quando l’inquisitore non riusciva ad ottenere una testimonianza si serviva di questa tortura; robusti uomini ruotavano l’attrezzo in modo veloce provocando un enorme dolore e in alcuni casi arrivando a togliere lo scalpo e lasciando il cranio scoperto. Questa tortura era usata in Germania contro gli zingari (1740-1750) e in Russia con la Rivoluzione Bolscevica nel 1917-1918.
Lo Squassamento
Era una forma di tortura usata insieme alla “Strappata”. L’accusato qui veniva sempre issato sulla carrucola, ma con dei pesi legati al suo corpo che andavano dai 25 ai 250 chili. Le conseguenze erano gravissime.
Tormentum Insomniae
Consisteva nel privare le streghe del sonno. Matthew Hopkins la usava in Essex. La vittima, legata. era costretta a immersioni nei fossati anche durante tutta la notte per evitare che si addormentasse.
Ordalia del Fuoco
Prima di iniziare l’ordalìa del fuoco tutte le persone coinvolte dovevano prendere parte a un rito religioso. Questo rito durava tre giorni e gli accusati dovevano sopportare benedizioni, esorcismi, preghiere, digiuni e dovevano prendere i sacramenti. Dopodichè si veniva sottoposti all’ordalìa : gli accusati dovevano trasportare un pezzo di ferro bollente per una certa distanza. Il peso di questo ferro era variabile: si andava da un minimo di circa mezzo chilo per reati minori, fino a un chilo e mezzo.Un altro tipo di ordalìa del fuoco consisteva nel camminare bendati e nudi sopra i carboni ardenti. Le ferite venivano coperte e dopo tre giorni una giuria controllava se l’accusato era colpevole o innocente. Se le ferite non erano rimarginate l’accusato era colpevole, altrimenti era considerato innocente. Si poteva aver salva la vita però: corrompendo i clerici che dovevano officiare la prova si poteva fare in modo che ferro e carboni avessero una temperatura sufficientemente tollerabile.
Ordalia
In questo tipo di ordalìa l’acqua simboleggia il diluvio dell’Antico Testamento. Come il diluvio spazzò via i peccati anche l’acqua ‘pulirà’ la strega. Dopo tre giorni di penitenze l’accusata doveva immergere le mani in acqua bollente, alla profondità dei polsi. Spesso erano costrette a immergerle fino ai gomiti. Si aspettava poi tre giorni per valutare le colpe dell’accusata (come per l’ordalìa del fuoco).Veniva messa in pratica anche un’ordalìa dell’acqua fredda. Alla strega venivano legate le mani con i piedi con una fune, in modo tale che la posizione non fosse certo propizia per rimanere a galla. Dopodichè veniva immersa in acqua; se galleggiava era sicuramente una strega in quanto l’acqua ‘rifiutava’ una creatura demoniaca, se andava a fondo era innocente ma difficilmente sarebbe stata salvata in tempo.
Il Forno
Questa barbara sentenza era eseguita in Nord Europa e assomiglia ai forni crematori dei nazisti. La differenza era che nei campi di concentramento le vittime erano uccise prima di essere cremate. Nel diciassettesimo secolo più di duemila fra ragazze e donne subirono questa pena nel giro di nove anni. Questo conteggio include anche due bambini.
Strangolamento
Consisteva nello strangolare le streghe prima di metterle a rogo.
Il Triangolo
Altro terribile strumento di tortura analogo alla ”Pera” e all’Impalamento. L’accusato veniva spogliato e issato su un palo alla cui estremità era fissato un grosso oggetto piramidale di ferro. La presunta strega veniva fatta sedere in modo che la punta entrasse nel retto o nella vagina. Alla fine alla poveretta venivano fissati dei pesi alle mani e ai piedi…
Le Turcas
Questo mezzo era usato per lacerare e strappare le unghie. Nel 1590-1591 John Fian è stato sottoposto a questa e altre torture in Scozia. Dopo che le sue unghie vennero strappate, degli aghi furono inseriti nelle sue estremità.
La Ruota
In Francia e Germania la ruota era popolare come pena capitale. Era simile alla crocifissione. Alle presunte streghe ed eretici venivano spezzati gli arti e il corpo veniva sistemato tra i raggi della ruota che veniva poi fissata su un palo. L’agonia era lunghissima e poteva anche durare dei giorni.
La Culla della Strega
Questa era una tortura a cui venivano sottoposte solamente le streghe. La strega veniva chiusa in un sacco poi legato a un ramo e veniva fatta continuamente oscillare. Apparentemente non sembra una tortura ma il dondolìo causava profondo disorientamento e aiutava a indurre a confessare. Vari soggetti hanno anche sofferto durante questa tortura di profonde allucinazioni. Ciò sicuramente ha contribuito a colorire le loro confessioni.
Che dire… agli inquisitori la fantasia certo non mancava. Oserei dire che a loro non mancava neppure un “religioso” deliziarsi alle più macabre e terrificanti torture !