Il fenomeno degli avvistamenti di UFO è divenuto un soggetto popolare nella seconda metà degli anni quaranta negli Stati Uniti. Gli avvistamenti sono stati effettuati da persone comuni e talvolta da personale dell’aviazione civile e militare. Gli avvistamenti sono stati di solito attestati da testimonianze dirette, raramente sono stati accompagnati da filmati, tracciati radar, fotografie. Questo tipo di documentazione si è talvolta rivelata oggetto di palese falsificazione, in particolare per quanto riguarda le fotografie (nel senso di oggetti resi ad arte non identificabili per destare interesse). In rari casi sono stati associati agli avvistamenti di UFO il riscontro di tracce sul terreno e il ritrovamento di frammenti metallici, ma neanche tali tracce fisiche possono dirsi risolutive, essendosi potute trovare spiegazioni alternative.
Un’ondata di molti avvistamenti UFO in periodi lunghi è detta dagli ufologi flap, mentre uno schianto di un UFO a terra è chiamato UFO crash. Alcune associazioni ufologiche hanno provato a fare un resoconto dei presunti UFO crash in epoca storica, ma i casi sono in genere dubbi in quanto scarsamente documentati, con la possibile eccezione del cosiddettoincidente di Roswell che è probabilmente il più noto e citato.
Storia degli avvistamenti
Il primo avvistamento di UFO vero e proprio è considerato quello di Kenneth Arnold, avvenuto negli Stati Uniti il 24 giugno 1947; è da allora che i mass media hanno cominciato a parlare di “dischi volanti”, termine rimpiazzato nel 1952 con quello di UFO[19]. Dopo l’avvistamento di Arnold, che secondo il sociologo francese Pierre Lagrange ha dato origine alla “più formidabile controversia parascientifica del XX secolo”[20], nello stesso anno e in quelli immediatamente successivi si sono verificati numerosi altri avvistamenti, tra cui l’incidente di Roswell nel luglio del 1947, l’incidente di Thomas Mantell nel gennaio del 1948, l’avvistamento di Lubbockdel 1951 (considerato il primo avvistamento di massa) e il carosello di Washington del 1952. Dapprima limitati prevalentemente al continente americano, nel 1954 gli avvistamenti di UFO sono diventati un fenomeno mondiale, grazie all’avvistamento di Antananarivo verificatosi in Africa e all’ondata di avvistamenti dell’autunno 1954che ha interessato l’Europa. Successivamente, gli avvistamenti hanno continuato a verificarsi in tutti i continenti e in diverse nazioni. Secondo una statistica delCUFOS, i Paesi dove sono stati segnalati più avvistamenti sono Stati Uniti, Brasile, Argentina, Regno Unito, Francia, Belgio, Italia, Spagna e Russia, mentre quelli dove ne sono stati segnalati meno sono Messico, Germania e India[21].
A seguito della loro crescente popolarità, gli avvistamenti di UFO hanno cominciato ad essere studiati non solo da commissioni governative come il Progetto Sign e ilProgetto Blue Book, ma anche da organizzazioni private; negli anni cinquanta ha cominciato così a svilupparsi l’ufologia, termine che ha cominciato a diventare di uso corrente e ad entrare nei principali dizionari a partire dal 1959[22]. In quegli anni alcuni ufologi, tra cui Leonard Stringfield, hanno cominciato a studiare anche i presunti avvistamenti riferiti negli anni immediatamente precedenti al 1947, come i Foo fighter durante la Seconda guerra mondiale, ritenendo che potessero presentare analogie con gli avvistamenti verificatisi a partire dal 1947. Negli anni sessanta alcuni autori hanno cominciato a ricercare tracce di presunte manifestazioni di oggetti volanti sconosciuti nei secoli passati; sono nate così la clipeologia, che esamina le cronache, i documenti storici e le opere d’arte dei secoli passati, e la paleoastronautica, che prende in esame i reperti archeologici e ipotizza che certi manufatti (statuette, megaliti, ecc.) di alcune civiltà antiche si possano spiegare mediante il contatto con gli extraterrestri. Come avviene per l’ufologia, anche la clipeologia e la paleoastronautica non sono riconosciute dalla comunità scientifica accademica.