Rituali propiziatori con la natura
Rito oceanico del grande potere
Questo rito antichissimo era praticato dalle streghe e dai maghi scandinavi. In seguito si estese all’Islanda e alle Isole Britanniche arrivando fino al Galles e alla Cornovaglia. Lì lo adottarono i druidi bretoni e i galli che lo trasmisero a noi.
E’ un rito che combina due forze di grande potere: l’energia del mare infuriato e lo scoppio delle tempeste elettriche.
Entrambe queste forze liberano una tempesta di vibrazioni molto difficile da dominare. Per questo motivo è indispensabile una fortissima concentrazione, sia mentale che spirituale, oltre a seguire i passi del rito con massima precisione.
La magia moderna raccomanda di non eseguire questo rito senza un motivo davvero valido, dato che l’enorme sovraccarica energetica che ci fornisce va canalizzata immediatamente e in modo riuscito.
Esecuzione del rito
Procurati in anticipo una lampada ( da meccanico o da campeggio, alimentata a pile, ma non le comuni pile che danno un fascio di luce ristretto), un bastone di legno o un ramo, una collana di rame (o che abbia una parte fatta con questo metallo), un gessetto o pennarello rosso.
Scegli uno scoglio a strapiombo sul mare, più alto possibile, e sali in cima allo scoglio durante una tempesta nella prima ora di buio.
Disegna sulla pietra sotto i tuoi piedi
una croce dentro un cerchio.
Davanti al disegno, posa la lampada e il bastone.
Mettiti in piedi sul disegno a piedi uniti
e concentrati sulla percezione sensitiva del cielo.
Chiudi gli occhi e tocca con i polpastrelli la collana di rame,
afferra il bastone con entrambe le mani,
stendi le braccia in avanti
e pronuncia con forza il seguente scongiuro:
“Grande potere della Forza Universale,
aiutami a superare questo grave male!”
Tenendo il bastone solo con la mano sinistra
prendi la lampada con la destra e sollevala in avanti
e visualizza un punto al centro della linea dell’orizzonte.
Concentrati su questo punto
sentendo l’energia che penetra nel tuo essere.
Nota: è bene completare il passo finale pronunciando una seconda volta lo scongiuro, soprattutto se sentiamo l’impulso interiore a ripeterlo.
Il rito del fiume
La forza dei fiumi
(protezione nei cambiamenti)
Le culture ancestrali sapevano riconoscere la forza magica dhe scorre nei fiumi e nei grandi corsi d’acqua, simbolo di potenza e mobilità. I fiumi rappresentano l’energia in movimento e fanno anche da messaggeri tra le montagne e il mare, tra lo spirito cosmico e le energie vitali del nostro pianeta.
Gli stregoni e gli sciamani delle tribù primitive, così come ancora accade oggi in certe regioni del mondo, eseguivano riti e incantesimi collegati alla forza cosmica dei grandi fiumi, come il Congo e il Rio delle Amazzoni…
Esiste una magia dei fiumi che proviene da fonti millenarie e che la stregoneria moderna ha sintetizzato in alcuni riti semplici e pratici per fermare e canalizzare le mobili vibrazioni dei corsi d’acqua.
Un fiume è sempre lo stesso ma non è mai uguale. Le energie che porta con sè a partire dalla sorgente si arricchiscono delle vibrazioni che raccoglie nel suo corso attraverso vari ambienti naturali e sotto cieli diversi.
Queste proprietà si riflettono nelle caratteristiche del suo potere magico: un fiume è largo, flessibile, e scorre in modo ordinato, emettendo vibrazioni di vario tipo che si rinnovano continuamente.
Protegge i viaggiatori e chi svogle professioni itineranti, gli innamorati che devono separarsi… in genere favorisce le ricerche di qualunque tipo e tutto ciò che è in rapporto con spostamenti e cambiamenti.
E’ preferibile entrare in contatto con le energie del fiume nelle ore neutre, cioè tra l’alba e il mezzogiorno, e tra mezzogiorno e il tramonto.
Nelle notti di luna piena i fiumi, come tutti gli elementi acquei, favorisce particolarmente i sentimenti e i rapporti personali.
Durante i riti non si deve mai toccare l’acqua!
La cosa migliore è stare al centro di un ponte, in un punto equidistante tra le due rive, se non è possibile, mettetevi su una sponda guardando sempre in direzione della sorgente.
Rito purificatore del fiume
Prima del rito preparati una corona di margherite bianche o gialle e raccogli nove foglie di pioppo, salice o di altro albero che cresce sulle rive del fiume. Togliti gioielli o ornamenti metallici, comprese fibbie, fermagli e pinze per capelli.
Mettiti faccia alla corrente,
solleva la corona di margherite,
abbassala lentamente cingendoti il capo
e concentrati nella contemplazione dell’acqua che scorre.
Abbassa le braccia, chiudi gli occhi
ed esercita la percezione sensitiva del fiume.
Apri gli occhi e getta in acqua le nove foglie,
stendi le mani sull’acqua (senza toccarla)
con i palmi verso il basso e le dita aperte,
cerca di percepire il passaggio delle vibrazioni
sul palmo e sui polpastrelli,
Ora girati in direzione della foce del fiume
e togliti la corona con entrambe le mani.
Premi la corona contro il ventre, il petto e la fronte
e poi gettala nel fiume.
Rilassati contemplando la corona che si allontana.
Rito del mare
La vitalità del mare
(Salute fisica e mentale)
Le acque dei mari e degli oceani occupano i tre quarti della superficie terrestre e hanno una relazione fortissima con gli astri e le energie cosmiche.
Ben conosciuta è la loro particolare interazione con la Luna che determina le maree e il loro influsso su numerosi aspetti della vita naturale e umana.
Le streghe e i maghi dell’antichità sapevano che invocare le forze benefiche del mare non serviva solo a evitare disgrazie, ma anche a ottenere potenti doni protettivi e liberanti per la vita quotidiana sulla terraferma.
Preparavano navi incantate con vele nere, gettavano in acqua fiori o spezie favorevoli ai loro scopi, o entravano in acqua per celebrare riti segreti che rafforzavano il loro rapporto con la sua energia.
Oggi non è necessario imbarcarsi su navi stregate o annegare fanciulle nude per invocare le energie cosmiche del mare. Sappiamo che queste energie sono elementi della natura e che, attraverso la nostra percezione sensitiva e alcuni semplici elementi naturali, possiamo beneficiare delle vibrazioni astrali del mare.
Captare la sua energia ci aiuterà ad affrontare meglio un’ampia gamma di situazioni e di problemi con flessibilità e costanza. Il suo potere di ampio respiro ci assiste soprattutto davanti a difficoltà prolungate e favorisce la comprensione e la risoluzione di problemi molto complessi.
La sua forza liquida e ondosa agisce sulle nostre condizioni fisiche e animiche come una specie di massaggio astrale e la sua relazione speculare con il cielo ci spinge ad aprire la mente e a rianimare lo spirito.
Salvo che non si desideri canalizzare un’energia molto forte per affrontare un problema davvero grave, è preferibile operare con un mare relativamente calmo o con onde moderate.
Anche se il mare offre la forza della sua energia tutto l’anno, i periodi migliori sono la fine della primavera e l’inizio dell’autunno. Le ore più adatte sono l’alba e il tramonto, la mezzanotte durante la Luna crescente e il plenilunio.
I riti di maggior potere, di fronte ad un mare grosso e tempestoso, si devono fare sempre a riva, preferibilmente su una roccia contro cui si infrangono le onde, e mai alla luce del sole.
Rito del mare
Questo rito esige che si entri in acqua o almeno che si entri in contatto con essa.
Sempre che sia possibile occorre entrare nel mare (non in costume da bagno) fino alla vita. Se esiste qualche impedimento di tipo climatico o personale, restiamo a riva ma in modo che le onde vengano a lambirci i piedi e raccogliamo un pò di acqua con le mani inumidendoci la faccia, la testa e la nuca.
Indossa abiti larghi e bianchi,
e cingi una corona di rose rosse.
Tieni una pietra nel pugno sinistro
e un pezzo di ferro nel destro.
Entra nel mare lentamente
e porta le mani strette a pugno sulle spalle,
chiudi gli occhi ed esercita la percezione sensitiva
del contatto con l’acqua e dei rumori del mare.
Apri gli occhi e visualizza l’energia che penetra in te.
Scaglia con forza il pezzo di ferro verso l’orizzonte.
Togli la corona e posala sull’acqua.
Girati e scaglia la pietra all’indietro
facendola passare al di sopra della testa.
Ritorna lentamente a riva facendo lunghi respiri.
Nota: la pietra e il ferro assorbono l’energia negativa che la forza benefica del mare allontana da noi. E’ importante scagliarli il più lontano possibile, con decisione, concentrandosi sul potere del mare.
Rito della montagna
La spiritualità della montagna
(Creatività e trascendenza)
Le vette montane, con la loro sola presenza, ci suggeriscono idee di spiritualità e di trascendenza verso l’alto. Molti celebri scalatori hanno riferito le strane sensazioni che si provano sulle cime della Terra, dove la mente sembra spalancarsi e il corpo percepisce fisicamente la presenza delle energie cosmiche.
Gli scalatori descrivono queste sensazioni senza poterle spiegare, perchè ignorano la sapienza astrale.
Gli studiosi di magia attribuiscono la grande forza spirituale delle montagne all’unione di diversi fattori. Anzitutto l’altezza che eleva al di sopra della superficie terrestre, poi la forma conica che suggerisce la forma del triangolo, uno dei segni cabalistici della trascendenza, e la punta aguzza simboleggia la freccia verticale in direzione di ciò che sta oltre.
Poi vi è il fattore “sostanza”. Ossia, i metalli e i minerali che formano la materia della montagna. Non dobbiamo dimenticare che provengono dal fuoco eterno che arde all’interno del nostro pianeta, la cui energia cerca di riunirsi con l’energia astrale da cui ebbe origine.
Le tradizioni magiche dei popoli che vivono in alta montagna, anche in luoghi lontanissimi tra loro come il Perù degli Inca e il Nepal degli Sherpa, venerano allo stesso modo le cime come luoghi particolarmente adatti per comunicare con gli dèi e per invocare i poteri che governano le forze naturali.
Con la loro forma triangolare e la loro carica di metalli e fuoco, le montagne danno vibrazioni che stimolano la sapienza rivelata, che si riceve appunto solo per rivelazione, il sapere esoterico nel senso migliore della parola.
Le forze della montagna ci aiutano in tutti i dubbi e i problemi di ordine morale e mistico, nella ricerca della spiegazione del nostro destino.
Rito della montagna
Il rito va effettuato alla luce solare, in qualunque ora di una giornata serena, e mai di notte nè all’alba o al tramonto.
La stagione più favorevole è la primavera, seguita dall’estate e dall’autunno (in quest’ordine). Nonostante la bellezza delle cime innevate, lo strato di neve e di ghiaccio ostruisce buona parte delle vibrazioni e rende difficile l’interrelazione con le onde astrali. Per questo è sconsigliabile eseguire il rito d’inverno.
Non occorre scalare l’Everest per invocare l’energia della montagna. Basta salire in cima a un’altura accettabile in rapporto al panorama che la circonda, inserita in una zona montuosa.
Copriti la testa con un cappello
o un berretto di colore rosso.
Forma con delle pietre un piccolo cerchio
del diametro di un palmo.
Metti nel cerchio dei rametti resinosi,
tra cui pino e alloro.
Spolvera con polvere d’incenso o di sandalo,
dai fuoco ai rametti con un fiammifero di legno,
unisci le mani sopra la testa
e stendi le braccia il più possibile in alto.
Chiudi gli occhi esercitando la percezione sensitiva della montagna.
Abbassa le mani unite sino all’altezza del petto,
guarda verso l’alto e visualizza le energie
che raggiungono il tuo essere.
Note: E’ importante percepire l’aria sottile con la pelle, udire il suono del vento o il silenzio della vetta. Si consiglia di stare a piedi nudi per percepire anche la forza che emana l’interno della montagna.
Amuleto:
Raccogli un pizzico di cenere dei rametti che hai bruciato e mettilo in un sacchetto di pelle o di tela naturale. Questo amuleto va portato per una settimana nella posizione della “collana al contrario”, ossia con il sacchetto che ricade sulla schiena.
Rito del bosco
La saggezza del bosco
(Intelligenza e sensibilità)
I boschi e le foreste sono sempre stati lo scenario della magia europea. Lì i druidi preparavano pozioni e sortilegi, lì si riunivano le congreghe di streghe (ancora oggi), lì si possono celebrare i riti collegati al ciclo lunare.
E’ il recinto del mistero in cui cercare lo scrigno degli arcani e la porta sull’ignoto. La tradizione ritiene che nel bosco si rifugino le energie più profonde e sottili, le forze della vera conoscenza.
Dobbiamo imparare a percepirle e ad assorbirle perchè la nostra mente e il nostro spirito si sentano rinnovati e rivitalizzati. Sono vibrazioni profonde ma serene che ci aiutano a mantenere un atteggiamento più aperto e più intelligente nelle circostanze della vita. Offrono una combinazione di forza e sapienza e ci rafforzano dandoci un grande aiuto per trovare il modo per risolvere anche le situazioni più difficili.
Ci aiutano anche a portare chiarezza e determinazione nel campo dei sentimenti e delle emozioni, qualità che dovremo sostenere con riti e sortilegi adatti.
Il bosco è più ricettivo in estate che in inverno, e neutro nelle altre due stagioni. I momenti del giorno migliori per entrare in contatto con le sue energie occulte sono l’alba e il tramonto.
Un antico avvertimento consiglia di non inoltrarsi in un bosco di notte ( non da sole), perchè in queste ore le forze del Male possono essere più forti delle forze del Bene. Ciò nonostante, queste ultime hanno un potere particolare nelle notti di luna piena e si possono invocare senza pericoli fino a due ore dopo l’oscurità.
E’ bene cercare un luogo privo di tracce umane e non vicino ad alberi tagliati. Le vibrazioni si canalizzano meglio in presenza di massi o rocce, ancor più se vicino ad una cascata o una sorgente.
Il rito del bosco
Questo rito, come tutti quelli riferiti alla natura, utilizza i sensi per evocare vibrazioni favorevoli. L’uso consapevole e attento dell’udito, dell’olfatto o del tatto ci permette di captare l’energia naturale in quella che chiameremo “percezione sensitiva”.
Indossa abiti chiusi, raccogli i capelli,
non portare gioielli o ornamenti di alcun tipo o metallo,
scegli un posto equidistante dagli alberi vicini,
chiudi gli occhi, apri le braccia
ed esercita la percezione sensitiva
dei suoni e dei profumi del bosco.
Apri gli occhi, solleva le braccia in alto
e ruota lentamente su te stessa.
Mentre ruoti, visualizza le energie occulte del bosco.
Rilassati utilizzando la respirazione profonda.
Il rito delle valli e delle pianure
(Salute, denaro, amore)
Le vibrazioni delle valli e delle pianure non sono quasi mai specifiche e, in genere, riguardano la protezione del triangolo classico della felicità: salute, denaro, amore. Questi tre elementi determinano il tipo di incantesimo e il momento in cui fa eseguito. In ogni caso è indispensabile un alto grado di concentrazione durante l’esecuzione per riuscire a evocare la maggior quantità possibile di vibrazioni favorevoli.
Questi sono ambienti magici tanto di giorno quanto di notte ed è bene scegliere il momento a seconda dell’aspetto che vogliamo proteggere o potenziare:
– per la salute l’alba o le prime ore del mattino.
– per il denaro il mezzogiorno di una giornata di sole.
– per l’amore l’imbrunire o le prime ore di una notte di Luna crescente o di plenilunio.
Le stagioni più propizie sono la primavera e l’estate. L’autunno è meno potente e si sconsiglia l’inverno dove prevalgono le forze del Male.
Si deve scegliere un posto con un panorama più ampio possibile e guardare verso il Nord o l’Est.
Incantesimo delle valli e delle pianure
I passi di questo incantesimo sono uguali in entrambi questi ambienti naturali, cambia soltanto l’oggetto che si utilizza come talismano in dipendenza di ciò che desideriamo proteggere o potenziare:
Per la salute: un oggetto di ferro.
Per il denaro: un oggetto d’oro o d’argento.
Per l’amore: una pietra preziosa o un cristallo.
1.
Traccia per terra un triangolo,
con i lati della lunghezza di un palmo.
Scava un piccolo buco nel centro del triangolo,
metti dentro il buco l’oggetto talismatico,
coprilo con un pò di erba che raccoglierai lì intorno,
e con alcuni semi di sesamo.
Copri il tutto di terra e salici sopra con i piedi uniti e scalzi.
Concentrati nella percezione sensitiva del paesaggio.
Prendi un pò della terra che hai usato
e mettila in un sacchetto di lana
che porterai su di te fino alla seconda parte del rito.
2.
(24 ore dopo)
Torna nello stesso punto e traccia di nuovo un triangolo.
Sali su di esso e chiudi gli occhi
e formula mentalmente il tuo desiderio.
Allarga le braccia come una croce
e visualizza le vibrazioni.
Prendi la terra dal sacchetto e spargila al vento,
riponi nel sacchetto l’erba, i semi di sesamo e il talismano.
Porta con te il talismano per un mese.
Note: è importante che l’intervallo delle 24 ore sia il più preciso possibile. Il mese magico è formato da 29 notti iniziando dalla prima notte dopo l’incantesimo. Il giorno successivo alla ventinovesima notte, brucia il sacchetto senza aprirlo.